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"Se volete figli intelligenti leggete loro le fiabe. Se volete figli molto intelligenti leggete loro molte fiabe." Albert Einstein

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Brunilde e il ricettario magico

Un giorno come tanti altri giunse in paese un forestiero, anzi, una forestiera, una fanciulla di nome Brunilde che, a dispetto della sua giovane età, era già un bravissimo medico.

La ragazza si sistemò nella casa ricevuta in eredità da una vecchia zia e poi incominciò a gironzolare per il paese per iniziare a conoscere i suoi abitanti.

Nel giro di pochissimo tempo, tutti si affezionarono molto a questa fanciulla buona ed energica che curava gratuitamente tutte le persone che non avevano i soldi per pagarla.

Il sabato e la domenica gli orfani del villaggio si recavano a casa di Brunilde per pranzare assieme a lei, che ormai era diventata un po’ come la loro mamma.

In paese si era sparsa la voce che Brunilde, oltre ad essere un ottimo medico, fosse anche un’eccellente cuoca.

I bambini raccontavano in giro che ogni pietanza mangiata alla sua tavola avesse un sapore delizioso; alcune donne un po’ invidiose incominciarono allora a insinuare che forse Brunilde era una strega, poiché era impossibile che una donna fosse contemporaneamente un’ottima cuoca e anche un ottimo medico. Insomma, nel giro di pochi giorni qualche altra donna si inventò che Brunilde custodisse nella sua cucina un ricettario magico, donatole da un potente mago, e che lei stessa non fosse nient'altro che una giovane strega. La voce si sparse così tanto che giunse fino alle orecchie del principe Lamberto. Il giovane domandò ad Edgardo, suo fido e saggio consigliere:- Edgardo, credi anche tu che quella ragazza sia davvero una strega?

- Una strega?- replicò il consigliere- Solo perché è un medico generoso e anche una brava cuoca deve per forza trattarsi di una strega? Onestamente ritengo che siano molto più alte le probabilità di avere a che fare con delle streghe quando ci imbatteremo nelle donne invidiose che hanno messo in giro questa voce … La giovane Brunilde mi sembra solo un perfetto esempio di brava ragazza e, a mio avviso, dovreste recarvi a conoscerla di persona per vedere se possa essere adatta o meno a divenire la vostra consorte.

- Suvvia, Edgardo,- sbuffò Lamberto- sai bene che non cerco ancora una moglie: sono giovane e voglio godermi appieno la mia libertà. Non ripetermi anche tu quello che mi ripetevano i miei genitori che non ci sono più, io mi sposerò quando sarà il tempo.

- Ma io vi auguro tutta la libertà di questo mondo, signore, a voi e a tutti noi. So però che la libertà non è certo trascorrere ogni sera a un ricevimento diverso in compagnia di persone che non si amano e di cui ci si circonda solo per provare a dimenticare di essere soli …

- Cielo, Edgardo, stai sempre a farmi la predica e a rimproverarmi!

- Non direi, vi rimprovero sempre molto meno di quello che meritereste. Aggiungerò solo un’ultima cosa: semmai vi possa interessare, la fanciulla abita in via delle Mimose numero 7.

Il principe, che in realtà teneva in gran considerazione le parole del fido consigliere, ringraziò Edgardo, si travestì da mercante di stoffe, uscì dal castello e si diresse verso via delle Mimose.

Una volta giunto davanti alla casa di Brunilde, si era fatta ora di pranzo.

Era sabato e al desco della fanciulla sedevano gli orfani del villaggio.

Il principe, senza farsi scoprire, si avvicinò alla finestra e osservò la scena.

- Allora bambini,- diceva la ragazza- oggi vi ho preparato quanto segue: mozzarella caprese appena fatta, cioccolata fondente purissima degli gnomi del bosco, salame gustoso dei maiali bianchi del gigante Zan, caviale russo giunto fin qui con la Transiberiana, polenta della Val Tellina con gorgonzola fumante, pollo al forno con patate e mele rosse della Val di Bon.

I bambini esultarono e Brunilde iniziò a servire in tavola. Il principe, con suo grande stupore, notò che i piatti venivano riempiti da una poltiglia giallastra che sembrava essere solo una semplice zuppa di cipolle e patate. I bambini però la divoravano avidamente come fosse la cosa più ghiotta sulla faccia della terra ed esprimevano entusiastici apprezzamenti.

- E' deliziosa, è squisita!- dicevano tutti.

Un bambino chiese:- Posso avere ancora un po' di polenta con gorgonzola?

E un altro:- Mi puoi dare di nuovo un cosciotto di pollo con tante patate croccanti fuori e morbide dentro?

Lamberto pensava fra sé:- Avrà forse fatto loro un sortilegio? In ogni caso devo riuscire a conoscere questa ragazza. La inviterò al prossimo ballo a corte.

Fu così che il giorno dopo l’araldo del re recapitò a Brunilde l’invito al ballo.

La fanciulla ne fu molto sorpresa e disse all’araldo:- Sono davvero stupita che a corte si tengano così tanti balli: in questo paese non esiste un solo ospedale pubblico, non esiste una scuola per i bambini poveri, eppure con le tasse dei cittadini si finanziano molte feste al castello. Ringraziate il principe da parte mia, ma ditegli che non potrò venire poiché non ho un abito adatto all'occasione.

In realtà l’araldo era il fido consigliere Edgardo, che rimase molto colpito dalla risposta della ragazza:- Che carattere, che tenacia!- disse fra sè- Questa fanciulla è l’unica che potrebbe raddrizzare la schiena di Lamberto e favorire un miglioramento delle condizioni di vita nel nostro regno.

Tornato al castello, Edgardo riferì al principe il messaggio di Brunilde. Il principe Lamberto, abituato a schiere di nobili e bellissime fanciulle che avrebbero fatto a pugni tra loro pur di essere invitate ai balli di corte, andò su tutte le furie:- Ma questa qui chi si crede di essere? Come si permette di rifiutare un mio invito?!

Edgardo disse fra sé:- Ti ringrazio mio Signore, finalmente il principe si è innamorato!

La sera del ballo erano presenti a corte le più belle fanciulle del regno, figlie dei nobili della zona e dei ricchi borghesi. Il salone splendeva di mille luci e Lamberto era più bello del solito nella sua alta uniforme.

La principessa di Betania, splendente come il sole, si avvicinò per salutarlo:- Buonasera mio principe, volevo ringraziarvi per avermi invitato a questo ballo meraviglioso.

- Sono io che ringrazio voi per avermi onorato della vostra fulgida presenza.- rispose educatamente Lamberto- Sarei molto lieto di invitarvi a uno dei prossimi valzer, però ora vi pregherei di scusarmi solo per un minuto.

Dettò ciò, Lamberto girò i tacchi e uscì sul grande terrazzo, fece un fischio al suo destriero e, appena giunse il cavallo Fulmine, balzò giù dalla ringhiera e cominciò a galoppare fino al paese.

Giunto davanti alla casa di Brunilde, bussò dicendo:- Sono il vostro principe, apritemi!

La porta si aprì e comparve Brunilde con indosso i suoi abiti semplici, il grembiule della cucina e uno sguardo alquanto arrabbiato:- Vi pregherei di non urlare di nuovo o sveglierete i bambini.

Lamberto guradò dentro la stanza e scorse tre fantolini che dormivano in tre piccoli letti.

- Sono i tuoi figli?- le chiese.

- No, io non ho figli: sono solo alcuni orfani del paese che altrimenti dormirebbero in strada.

- Dove hai imparato a fare il medico?

- Me lo ha insegnato mio padre, che purtroppo ora non c’è più: per tutta la sua vita ha curato gratuitamente chi non poteva permettersi di pagarlo.

- Perché non sei venuta al mio ballo questa sera?

- Non voglio andare al ballo alla corte del re quando in questo paese mancano ospedali e scuole pubbliche: non voglio contirbuire a sprecare i soldi di chi paga le tasse, tutto qui.

Lamberto si sentì pervadere il viso da una vampata di rossore:- Se io domani darò ordine di costruire un ospedale e una scuola pubblica, dove tutti possano andare gratuitamente, accetterai l’invito al mio prossimo ballo?

- Non saprei, so che a corte vi attendono fanciulle assai più belle e più blasonate di me.- uno dei bambini si svegliò e iniziò a piangere- Ora devo rientrare, arrivederci.

Lamberto non riuscì a prendere sonno quella notte.

L’indomani si travestì da mendicante, si recò nuovamente da Brunilde e bussò alla sua porta chiedendole del cibo. La ragazza aprì la finestra del piano superiore e disse lui:- Vi darò una ciotola della mia zuppa di cipolle e patate, assieme ad un tozzo di pane. Restate però fermo dove siete, perché non vi conosco e ho paura che vogliate fare del male a me e ai bambini. Detto ciò, calò dalla finestra il pranzo per il vagabondo.

Lamberto trovò che la zuppa fosse effettivamente squisita:- Vi ringrazio, è davvero molto buona. Avevo sentito dire dagli orfani del villaggio che cucinate infinite prelibatezze …

- Non date loro retta, è solo un gioco: mangiano sempre questa povera zuppa perché non abbiamo altro, ma la condiamo con tanta fantasia, che per fortuna non costa nulla.

A quel punto Lamberto non riuscì più a trattenersi ed esclamò:- Brunilde, sono Lamberto, il tuo principe, acconsenti a sposarmi e vivremo per sempre felici nel mio palazzo!

Brunilde arrossì, e chiuse la finestra dicendo:- Andate via, mi avete ingannato, mi prendete in giro! A voi non occorre certo una sposa che vi cucini zuppa di cipolle!

Lamberto sconsolato tornò al castello e raccontò tutto ad Edgardo.

Il fido consigliere disse:- Stavolta non sarò io a consigliarvi cosa fare, stavolta è bene che ci pensiate da solo.

- Hai ragione.- disse mestamente Lamberto.

Nei giorni seguenti il principe si mise al lavoro. Convocò il Ragioniere Contabile di corte e insieme iniziarono a spulciare il bilancio del regno. Lamberto si accorse che Brunilde aveva ragione: nelle casse del regno affluivano le tasse dei cittadini per poi fuoriscirne sotto forma di finanziamenti dei balli di corte e di altri sfarzi per pochi eletti.

Il giorno dopo i migliori architetti iniziarono a lavorare alla scuola e all’ospedale: lo stesso principe si armò di calce e cazzuola e diede il suo contributo.

Diversi mesi dopo, quando ogni cosa fu ultimata, Lamberto si presentò da Brunilde ancora sporco di calcina:- Volevo solo dirti che ho fatto costruire la scuola e l’ospedale perché tu mi hai fatto riflettere: a nome del regno vengo inoltre a chiederti di iniziare a lavorare come medico nell’ospedale, poiché abbiamo un gran bisogno di medici capaci e onesti.

- Accetto.

- Insisto, dovresti accettare per il bene delle comunità e per il bene di tutti i miei sudditi e …

- Ho detto che accetto. E comunque non chiamarli sudditi, chiamali cittadini.

- Accetti? Accetti senza rimproverarmi nulla e senza che io debba insistere?

- Se a volte dici e fai anche delle cose sensate, non vedo perchè io ti debba in qualche modo contraddire.

- E accetteresti anche un mio invito a pranzo a castello?

- A sperperare i soldi dei contribuenti? A oziare nelle sale di voi nullafacenti? Ma neanche se fosse l’ultimo posto sulla terra dove trovare un tozzo di pane!- Brunilde era sempre Brunilde.

Lamberto aveva ancora molto da lavorare per conquistare il cuore della fanciulla, ma ormai aveva capito di non esserle più così antipatico, anzi, credeva addirittura di esserle simpatico. Forse Brunilde voleva soltanto metterlo alla prova.

Brunilde, dal canto suo, si convinse di come Lamberto non fosse poi così male quando lo vide lavorare alacremente al suo fianco in ospedale come infermiere.

Le persone possono davvero cambiare nel corso della propria vita, in meglio o in peggio. Alcune invece devono solo sforzarsi di non cambiare mai, perché vanno già bene così. L’amore di Lamberto per Brunilde lo aveva migliorato. Quando si sposarono fu Lamberto a trasferirsi nella modesta ma accogliente casa di lei, perché Brunilde sosteneva che era disdicevole sprecare un intero castello per dare un tetto a due sole persone.

Vissero sempre felici e contenti, loro, Edgardo e tutto il resto della cittadinanza.

una favola di  Arianna Lana

Commenti (41)
  • Marco, Napoli

    Ciao sono sempre Marco di Napoli, ho letto questa favola ma mio padre dice che è di sinistra

  • Arianna  - re:
    Marco, Napoli ha scritto:
    Ciao sono sempre Marco di Napoli, ho letto questa favola ma mio padre dice che è di sinistra


    Ciao Marco, scusa per il ritardo con cui ti rispondo, purtroppo ho avuto alcuni problemi tecnici con la gestione del sito. Mi spieghi meglio cosa intendeva tuo papà quando diceva che la favola è di sinistra? Sicuramente nella favola di Brunilde è presente il concetto e l'idea di "stato sociale". E che vuol dire stato sociale? Hai ragione, forse non è roba per bambini, sicuramente faresti meglio a fartelo spiegare dai tuoi genitori o dalle tue maestre ...Comunque, provando a fare una rapidissima sintesi, in "Brunilde e il ricettario magico" si cerca di far passare il messaggio che, con le tasse pagate dai cittadini, le persone che si trovano al comando (principi nelle favole, governi e parlamento nella vita reale) devono finanziare dei servizi pubblici e gratuiti di primaria importanza, come ad esempio scuole e ospedali. Sprecare i soldi in altre m...

  • Arianna  - re: re:

    (continua dal post precedente)
    ... sprecare i soldi in altre maniere fa male a tutti. Un saluto e grazie dei tuoi commenti, Arianna

  • Mimma '77  - mia figlia si chiama Brunilde ...

    Mia figlia si chiama Brunilde (è il nome della nonna), Bruni per tutti: è la prima volta che troviamo una favola che ha la fanciulla protagonista che porta il suo nome, è stata felicissima!
    Grazie,
    Mimma di Bruni

  • Anonimo

    Sul serio non lo sapevo :ooo:

  • Anonimo  - re: mia figlia si chiama Brunilde ...
    Mimma '77 ha scritto:
    Mia figlia si chiama Brunilde (è il nome della nonna), Bruni per tutti: è la prima volta che troviamo una favola che ha la fanciulla protagonista che porta il suo nome, è stata felicissima!
    Grazie,
    Mimma di Bruni

    Che bello, mi fa piacere: io da piccola non ho trovato una favola con il mio nome, però ho trovato una leggenda (Arianna e Teseo, il Minotauro, il labirinto etc. etc.) e questo mi ha riempito di orgoglio ... tieni conto che avevo 4 anni e un ego smisurato, così la storia di Arianna che salvava Teseo con l'astuzia del gomitolo mi aveva molto appassionato. Alle medie seppi il seguito, ovvero che Arianna veniva abbandonata sull'isola di Nasso da un Teseo che, evidentemente, non aveva buon gusto. Al ginnasio, il lietissimo fine: Arianna viene portata da Bacco su nell'Olimpo a divertirsi e festeggiare tutto il santo giorno ... ah, che soddisfazione!

    Saluta Bruni da parte mia,
    ciao,
    Arianna

  • Antonio "Tony", Palermo

    Ciao, grazie per le tue favole istruttive, questa di Brunilde ci ha permesso di iniziare a parlare alle nostre bambine di cose "strane" come lo stato sociale, oltrechè divertirle con una trama carina che le ha cullate nei loro sogni.

    Grazie da Tony e Rosella!

  • Arianna  - re:
    Antonio "Tony", Palermo ha scritto:
    Ciao, grazie per le tue favole istruttive, questa di Brunilde ci ha permesso di iniziare a parlare alle nostre bambine di cose "strane" come lo stato sociale, oltrechè divertirle con una trama carina che le ha cullate nei loro sogni.

    Grazie da Tony e Rosella!

    Ciao, non sapete che piacere mi fa questo commento! E' vero, Brunilde non vuole essere solo la storia della povera ma bella che viene sposata dal bello e pure ricco, voleva essere lo spunto per parlare ai piccoli anche di quello che un governo dovrebbe fare con le tasse dei cittadini. Certo, è un messaggio che non può arrivare direttamente ai piccoli, va sicuramente veicolato e filtrato da un adulto.

    Grazie e un saluto,

    Arianna

  • Arianna  - re: Peccato...
    Alessandra Line ha scritto:
    Che peccato che mio figlio troppo grande per leggergli questa fiaba....

    :D

    grazie del commento, Alessandra: se una fiaba piace anche alle mamme io ne vado ancora più fiera.

    Ciao e buona lettura,

    Arianna

    ps: se ti è piaciuta tanto Brunilde allora forse gradiresti anche i contenuti di "Rodolfo e le filastrocche del vendicatore"

  • Raffaele Achilli

    Complimenti.
    Non sono molti i siti o le storie sui libri ove non ci si debba fermare ogni minuto a spiegare le parole difficili che vengono usate da autori sprovveduti.

  • Arianna  - re:
    Raffaele Achilli ha scritto:
    Complimenti.
    Non sono molti i siti o le storie sui libri ove non ci si debba fermare ogni minuto a spiegare le parole difficili che vengono usate da autori sprovveduti.

    ci si prova ... poi, certo, fare poesia con un lessico comprensibile a chiunque è prerogativa esclusiva di De Andrè e pochi altri ... lui sì che si faceva comprendere anche dai bambini nonostante toccasse argomenti tutt'altro che facili ...

    grazie del commento e buonanotte,

    Arianna

  • Brenda Achilli  - grazie da Brenda (7 anni)

    Mi é piaciuta tanto la storia di Primula, perché le tue storie hanno sempre un bel finale. Piano piano io ed il mio papà le leggeremo tutte. Grazie.

  • Arianna  - re: grazie da Brenda (7 anni)
    Brenda Achilli ha scritto:
    Mi é piaciuta tanto la storia di Primula, perché le tue storie hanno sempre un bel finale. Piano piano io ed il mio papà le leggeremo tutte. Grazie.

    Ciao Brenda,

    grazie per avermi scritto. Quando avrai letto tutte le storie, mi faresti sapere quale è la tua preferita? Io scommetto che sarà "Rodolfo e le filastrocche del vendicatore".

    Un caro saluto e a presto,

    buona mattinata,

    Arianna

  • Anonimo

    Vincenzo bella la storia.

  • Arianna

    Ciao Vincenzo,

    grazie del tuo nuovo commento (sei il Vincenzo che l'altro giorno ha commentato "Fulvio e la soffitta degli allegri fantasmi", vero? Se non sei tu, come non detto).

    Brunilde è una delle mia preferite, mi sono divertita tantissimo a scriverla.

    Ti auguro di proseguire in allegria con le altre storie, io da parte mia ti prometto solennemente che te ne piaceranno molto anche delle altre.

    Un salutone,

    Arianna

  • mirela

    ciao arianna. ho scoperto da poco le tue bellissime favole(tutte).grazie, perché questo metodo di leggere le fiabe prima di dormire, e' molto piaciuto a mia figlia di 5 anni e mezzo, tant'e' che adesso non se ne puo' piu' fare a meno... :D :D :D

  • Arianna

    Ciao Mirela,

    grazie del messaggio, mi è di stimolo a scriverne presto altre e mi rende felice sapere che tua figlia abbia apprezzato i miei contenuti, come potrai immaginare è questa la soddisfazione più grande che posso ricevere dai lettori.

    Come dice Gilbert Keith Chesterton, "Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti", quindi spero di aver dato il mio piccolo contributo a conciliarle il sonno, a farle fare bei sogni e a sconfiggere i draghi.

    Un caro saluto e a presto,

    Arianna

  • Anonimo

    Ciao ogni sera leggo un tua storia ai miei bambini loro arrivati a metà già dormono ma io devo leggerle fino in fondo perché sono troppo belle.

  • Arianna

    Ciao anonima/o,

    grazie del tuo commento, non mi stancherò mai di dire che quando le mie favole piacciono anche all'adulto che le legge al bambino allora per me significa essere riuscita nell'obiettivo di aver dato vita a una cosa bella, ovvero a una favola che, per dirsi tale, deve per forza saper prescindere dall'età dei lettori.

    Detto ciò, ma i tuoi bimbi si addormentano a metà perché sono già molto stanchi oppure perché la favola piace a te ma a loro un po' meno? :D

    Buona lettura e sempre sogni d'oro,

    Arianna

  • Anonimo

    Molto attuale!!!

  • Arianna

    :D grazie

  • Gianluca  - tasse

    Brava Arianna questa favola la farei leggere ai nostri politici che stanno distruggendo l'Italia. Ciao

  • Arianna

    Grazie Gianluca,

    credo fermamente che certi concetti vadano spiegati ai bambini fin da piccoli, per aiutarli a crescere da cittadini consapevoli e non da sudditi.

    Un saluto e buone letture,

    Arianna

  • roby  - brunilde

    Bellissima ed istruttiva la favola di Brunilde! Ogni sera leggo una sua favila ai miei tre bimbi... si addormentano felici e sereni. Trovo fantastico far capire ai bambini certi valori (una realta dura da comprendere)... condivido un commento precedente... la sera tanti "blasonati" politici dovrebbero leggere qst fiabe ai loro figlu/nipoti. Chissa che nn siano illuminati!!!!

  • Arianna

    Grazie Roby,

    questo commento mi ha fatto sorridere di cuore soprattutto per il finale, e comunque mi fa molto piacere anche sapere che le mie favole finiscano "in pasto" a tre fratellini che si addormentano serenamente sulle loro trame.

    Spero di continuare a contribuire ai sogni d'oro dei tuoi bimbi anche con le altre favole del sito, buonanotte e buone letture,

    Arianna

  • Nina  - Grazie

    Finalmente una figura femminile diversa dalle solite principesse vacue delle fiabe....che pensa agli orfani e ai malati anziche' ad abiti e balli, e che fa il medico e non la bella moglie del principe.....dopo Pippi Calzelunghe abbiamo un nuovo mito: w Brunilde! Nina e mamma.

  • Arianna

    ... onorata del riferimento a Pippi, ti ringrazio intanto del commento e ti prometto che anche molti altri personaggi femminili di queste pagine non ti deluderanno poichè desiderosi di offrire un modello ben diverso da quello in cui ci imprigionano da secoli, a noi femminucce ...

    Credo che a Nina piacerà molto anche "Violetta e il segreto dell'eterna bellezza",

    un caro saluto a te e alla tua bimba,

    Arianna

  • chiara

    Questa favola mi é piaciuta un sacco!!!!
    Sono ancora Chiara di nove anni da napoli, sono appassionata delle tue favole e sono anche stata contentissima di aver letto la tua risposta al mio precedente messaggio!

    E io sono il papà di Chiara: le sue favole non sono "della buonanotte", perché piacciono troppo a mia figlia che poi non si addormenta più!...
    Complimentissimi! Davvero una brava autrice!

  • Arianna

    Ciao Chiara,

    grazie a te per avermi riscritto, i vostri commenti sono la cosa più bella di questo sito e leggerli mi rende tanto contenta. Se tu volessi inviarmi un tuo disegno per illustrare la favola di Brunilde, io sarei molto felice di pubblicartelo qui sul sito.

    Grazie anche al papà di Chiara!

    Spero che le favole della buonanotte piaceranno anche a mia figlia, che però ha solo 14 mesi e quindi per ora devo rivolgermi a testi illustrati dai contenuti più semplici, e spero pure che piaceranno alla sorellina o al fratellino che è da poco in viaggio :D

    Buone letture e buon pomeriggio,

    a presto,

    Arianna

  • Ilaria bellanti  - Bella storia.

    Ciao Arianna, ho 10 anni, bellissima storia quella di Brunilde e ed il ricettario magico, anche quella di Primula la strega con le ali era stupenda e divertente. Delle tue storie ne leggerò una ogni sera.
    Ilaria.

  • Arianna

    Ciao Ilaria,

    grazie del tuo commento, l'ho letto stamattina appena sveglia e mi ha fatto incominciare la giornata con un sorriso. Spero che ti piacciano anche le altre storie e che possano dare il loro piccolo contributo per farti appassionare al bellissimo mondo della lettura.

    Buona giornata e a presto,

    Arianna

  • Maria  - Brunilde

    :D anche questa sera una tua storia ???? devo ammettere che Mattia e Emiliano si addormentano velocemente ed io...proseguo per arrivare in fondo????
    Grazie! A domani con una nuova avventura
    Maria Mattia e Emiliano

  • Arianna

    Ciao Maria,

    grazie del commento, mi fa piacere che la favola sia piaciuta anche a te, però spero anche che il giorno dopo i tuoi piccoletti ti abbiano chiesto come andava a finire :D :D :D

    Un caro saluto e buona mattinata,

    Arianna

  • Loredana

    Bravissima Arianna, le tue favole non deludono mai. E quando le piccole dormono, ne leggo un'altra solo per me.

  • Arianna

    Ciao Loredana,

    ti ringrazio tanto del commento perchè mi fa sempre un grande piacere sapere che la storia è piaciuta anche all'adulto che la legge al piccolo (o alle piccole, come nel tuo caso).

    Confesso che alcune sono più riuscite di altre, però in generale le scrivo sempre pensando che debbano essere gradite sia ai grandi che ai piccoli.

    Buon proseguimento di mattinata,

    Arianna

  • Anonimo

    Carissima Arianna, complimenti per la tua bellissima favola.
    Mia figlia Chiara ( 8 anni) non si è addormentata tanto era presa, solo giunta alla fine ha esclamato " bellissima " e soddisfatta ha chiuso i suoi occhi ormai stanchi.

    La mamma di Chiara

  • Arianna

    Ciao Chiara,

    grazie per il commento e per questa bellissima immagine che mi hai regalato: quando sento che un bimbo si addormenta serenamente sulle trame delle mie favole, mi sento di aver fatto bene il mio "lavoro".

    Buone letture e a presto,

    Arianna
    mamma di Caterina e Margherita :D

  • Floria  - Floria

    Bella favola! Mi piace pensare che con la fantasia si possa immaginare un mondo meraviglioso. La fantasia può far diventare magica una realtà che, purtroppo, a volte non lo è.
    Grazie. Buonanotte da me e da Leonardo.

  • Arianna

    Ciao Floria,

    anche io credo tantissimo nel potere della fantasia, soprattutto in quella dei bambini, e confido tanto nella speranza che i nostri figli vedranno un domani realizzarsi un mondo più giusto e più equo per loro e per i nostri nipotini, come talvolta capita nelle favole.

    La fantasia talvolta è consolazione, ma tante altre volte è un'arma "buona".

    Un abbraccio a te e Leonardo e sogni d'oro,

    Arianna

  • Anonimo  - Elena e Mia

    Come sempre non posso far altro che farti i nostri migliori complimenti, anche stasera la piccola Mia si è addormentata con una delle tue bellissime e costruttive favole!
    Buona serata Arianna a te e alle tue bimbe.

    Elena.

  • Arianna

    Ciao Elena,

    sto leggendo questo messaggio ora che è mattina e mi fa iniziare la giornata con un sorriso in più, grazie :D

    Buona mattinata anche a te e alla piccola Mia,

    Arianna

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